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Il mio obiettivo

La fotografia, per me, è il linguaggio accessibile che decifra e libera, che cura e restituisce.

É l’unico modo che ho trovato per tradurre l’apparenza in sostanza, l’assenza in presenza, l’invisibile in visibile e restare in equilibrio tra le contraddizioni del tutto di cui siamo composti.

Fotografo la realtà per come si presenta e la sfrutto per creare immaginari dove il pensiero è libero di fluire, per costruire nuovi spazi dove le emozioni possano accomodarsi.

I pensieri e le emozioni ci rendono vivi, non si vedono, ma esistono. Allora guardiamoli.

autoritratto evocativo di sentimenti difficili

01

La sofferenza si attraversa imparando a riconoscerla.

Ho fotografato quello che con gli occhi non potevo vedere ed ho imparato.

Autoritratti.

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