Insicurezza. Da nemica ad arma per creare.
- samoodworld
- 25 ago
- Tempo di lettura: 4 min

Sono anni che mi dicono che ho tutte le capacità, peccato che non so come fare.
Questa frase scritta qualche anno fa penso sia
l' incipit giusto di questo articolo per riuscire ad immergerti bene nel microclima che dimora in me, da sempre.
Questo tema è per me di particolare importanza, d'altronde, sull'insicurezza mi ci sono assegnata un premio, è probabile quindi che mi dilunghi un po', scusami, ma se arrivi in fondo fammelo sapere.
Salvo qualche sprazzo di leggerezza, io e l'insicurezza siamo state nemiche inseparabili per molto molto tempo, mi sono sempre ritrovata al suo cospetto, intimorita indietreggiavo o, peggio ancora, in preda alla furia cieca ingaggiavo lunghe battaglie.
Per vincerle ho provato e fatto di tutto gridandogli in faccia il mio unico obiettivo:
"Ti distruggeró".
Con la gioia illusa di avercela fatta ho pensato a progetti personali e messo in moto grandi idee.
Invece, dopo pochi passi, frustrata mi accorgevo di non aver vinto né battaglia né guerra, con quell' atteggiamento diventavo Don Chisciotte e lei il mio mulino a vento.
Rimaneva così, chiusa a doppia mandata la capacità di seguire i miei impulsi creativi, di esprimere ciò che veramente avevo dentro fregandomene di quello che avrebbe potuto scatenarsi fuori.
Ti dice qualcosa?
A me neanche i 20 anni trascorsi in Agenzia sguazzando tra creatività e addetti ai lavori mi hanno salvata.
Ed eccoci arrivati allo snodo della questione, quello che forse ti interessa sapere.
Procedo per gradi.
Si può quindi trasformare l'insicurezza da nemica ad arma per creare?
Decisamente. Io alla fine l'ho fatto, quindi non vedo perché non possa farlo anche tu.
Per arrivare al come, la prima domanda da porsi è:
Quanto è forte il mio bisogno di creare ed esprimermi?
Ad un certo punto ho compreso che la necessità di esprimermi era più forte della stanchezza che provavo post battaglia, anche se sofferente per la sconfitta, studiavo nuove strategie per sfidarla, fino a quando non ho trovato quella vincente. Ho deciso di intraprendere non una battaglia, ma un viaggio avventuroso e sono passata a prenderla, le sono andata INcontro, l'ho accolta sul sedile del passeggero ed invitata a continuare l'avventura insieme a me.
Domandatelo anche tu. Se a dispetto dei dubbi, della paura e delle forti incertezze quell'impulso creativo bussa alla porta per uscire, probabilmente è più forte di quanto tu creda, ascoltalo, forse la strada te la suggerisce lui.
Usa l' insicurezza per valorizzare te e ciò che fai.
Capito che l'insicurezza è una parte inscindibile di me esattamente al pari di tutte le altre, poteva essere anche lei un segno distintivo, un marchio di fabbrica, come un meraviglioso neo che posizionato nel punto giusto da personalità, bellezza, unicità.
Ogni caratteristica che ci appartiene può avere risvolti negativi e positivi, anche le migliori per antonomasia, non c'è buona o cattiva, ma "come posso crearci valore?"
L'insicurezza è nota per il suo potere paralizzante, ci fa apparire vulnerabili (che per me non è un difetto) quindi umani, quindi non vedo il problema, lo siamo!
Ed è esattamente questo che deve emergere da ciò che creiamo, UMANITÀ.
Riusciamo a ideare cose meravigliosamente autentiche solo quando dentro riusciamo a metterci tutto di noi stessi, il pacchetto completo e se nel tuo pacco c'è l'insicurezza, beh che ci rimanga, ti aiuterà a far percepire la tua opera ancora più vera, e quindi ancora più potente.
Della serie: "Se sono anche questo, con le mie creazioni questo esprimerò! Riuscendoci bene, molto bene."
In pochi poi parlano del fatto che l'insicurezza può essere nostra alleata anche per approfondire, ricercare, migliorare, perché quando il dubbio si insinua tra te e ciò che stai facendo cercherai sicuramente più a fondo nella tua idea o proverai addirittura strade alternative, ampliando il tuo raggio di azione.
Come si usa il super potere dell'insicurezza?
Peccato che impacchettandoci si sono scordati di mettere il foglietto illustrativo.
Anche se tutti li cercano, non ci sono ne manuali ne scorciatoie.
Dobbiamo capirlo noi attraverso noi stessi con il tempo che serve.
Faticoso, ma credo che non esista soddisfazione più grande di comprendere profondamente qualcosa di nuovo su noi, soprattutto se ci porta ad una grande svolta.
Ad ogni modo qualche suggerimento posso darlo e lo condivido volentieri.
Ti ricordi il viaggio avventuroso che ho intrapreso?
Nel durante ho deciso che la mia insicurezza sarebbe diventata il carburante di quel viaggio, il mio super potere. Ho smesso di andarle contro, le sono andate INcontro.
Ho lasciato il posto di lavoro, dandomi l'opportunità di seguire il mio impulso creativo, così facendo le ho di assicurato un posto accanto a me a vita.
Non prima però di averci fatto un patto: da nemiche ad amiche inseparabili, quelle che, anche se litigano a morte, alla fine non si lasceranno mai.
In conclusione per usare l'insicurezza a nostro favore per esprimerci usandola come arma per creare ho capito che è utile:
- Imparare a riconoscerla, addirittura personificandola. Quando arriva non lo fa mai in silenzio, ascolta bene e preparati ad affrontare la discussione. Parlale oppure scrivile.
- Innescare un processo per accettarla, che a dirlo ci vuole un secondo, a farlo per niente. Capisci bene il valore aggiunto che darà alla tua arte ed usalo per impreziosire il tuo lavoro.
- Mantenere il processo in moto perpetuo, che è stancante, ma prima o poi ci si abitua.
- Decidere che giochi con noi e non contro di noi. Determina ogni volta di usarla in modo creativo per trasmettere il tuo sentire rimanendo nell'equilibrio tra il vorrei ma...POSSO.
Dulcis in fundo, stare sempre allerta.
Ci saranno sempre momenti in cui manifesterà prorompente le sue manie di protagonismo.
Perché come disse il grande Stan Lee con la voce di zio Ben "Da un grande potere derivano grandi responsabilità" e la nostra, in questo caso, è di non permetterle che da arma per creare diventi arma da usare contro noi stessi.
Esiste solo una cosa che potrebbe limitarci, farle prendere il sopravvento.
Complimenti, cel' hai fatta! Sei arrivat* fino in fondo a questo articolo!
Sono convinta che da ora in poi tutto sembrerà una bella passeggiata.
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Alla prossima.
Sara
Grazie a te! Bellissimo spunto, penso anche io che il perfezionismo alla fine sia un travestimento dell'insicurezza. Solitamente viene visto come segno di estrema cura ed attenzione, ma hai ragione tu, spesso ci porta a rallentare o peggio ancora a mai finire.
Grazie ancora per aver condiviso la tua opinione, sono sicura che servirà!
Molto sentito anche l’articolo sull’insicurezza. Io in realtà non l’ho mai provata spesso, solo poche volte quella forma che blocca e limita. Credo però che, per me, si travestisse da perfezionismo: si camuffava così… e allora ci mettevo tempo a finire o portare a termine le cose. Ma siccome sono sempre stata perseverante, alla fine le concludevo, anche se non ero certo l’esempio di efficacia ed efficienza insieme 😅.
Oggi penso che siano tutte energie – l’insicurezza, il perfezionismo ma anche altre emozioni – che ci vengono a trovare perché vogliono dirci qualcosa. Forse ci segnalano che stiamo andando nella direzione sbagliata, o chissà… Tocca a noi fermarci, ascoltarci e osservare ciò che ci accade intorno.
E hai ragione: è…